Le biopatie

Per biopatie intendiamo tutti i processi morbosi che hanno luogo nell’apparato vitale autonomo.

La caratteristica che accomuna tutte le malattie biopatiche è una perturbazione della funzione pulsatile naturale dell’organismo vivente globalmente inteso. Quindi qualunque sia il decorso del quadro clinico secondario, la biopatia inizia sempre con un disturbo della pulsazione dell’organismo

Anche nell’ingorgo sessuale, nel blocco sessuale, troviamo una chiara perturbazione della pulsazione vitale. La funzione della sessualità dimostra di essere la funzione vitale produttiva per eccellenza.

Un disturbo grave e cronico della funzione sessuale deve quindi necessariamente coincidere con la biopatia. L’ingorgo dell’eccitazione biosessuale può manifestarsi principalmente in due modi:

  • come turba emozionale dell’apparato psichico, quindi come nevrosi o psicosi;
  • può influire direttamente sul funzionamento degli organi con manifestazioni come malattie organiche.

Il meccanismo centrale delle biopatie è, quindi, un disturbo nella rimozione dell’eccitazione biosessuale.

Ricordiamo che tutto l'organismo pulsa, ma anche che ogni singolo organo ha la sua specifica pulsazione in armonia con la principale, ossia quella del cuore.
I polmoni e l’intestino pur armonizzandosi col cuore hanno ritmi loro propri con la respirazione e la peristalsi intestinale. Altri organi infine hanno una pulsazione più legata alla tensione meccanica diretta, come la vescica urinaria il cui riempimento determina la contrazione di svuotamento.

Ricordiamo infine che nel vero orgasmo naturale, lo spasmo investe nelle sue contrazioni-espansioni, l’intero organismo in ogni sua parte.
Reich insiste, altresì, su una concezione diversa, rispetto alla scienza ufficiale, della funzione dei nervi. Per Reich i nervi non trasmettono soltanto l’impulso, ma si contraggono e si espandono insieme a tutto il movimento dell’organismo. I nervi si muovono «a serpente con una lenta ondulazione e, talvolta, a sussulto». Il movimento dei nervi precede di una frazione di secondo il movimento dell’intero organismo.

Reich lo dimostra osservando al microscopio piccoli vermi trasparenti della farina. Il movimento del sistema nervoso dei vermi è chiarissimo e precede ogni movimento reale. Il movimento e la contrazione dell’intero sistema nervoso autonomo cessa completamente con la morte.

È stata recentemente studiata la cosidetta "respirazione della colonna vertebrale" che consiste in una contrazione e un’espansione ritmica del cervello che si trasmette a tutta la colonna vertebrale nel midollo spinale fino al terminale caudale. Pensate che tale respirazione del sistema nervoso sembrerebbe cessare solo alcuni giorni dopo la morte dell’organismo.

Ora torniamo a parlare della biopatia cancerosa e delle biopatie in genere.

L'atrofia biopatica dell’organismo comincia con il prevalere clonico della contrazione e con il rallentamento dell’espansione del sistema nervoso autonomo. Tale atrofia si manifesta poi con sintomi differenti a seconda dell’apparato più colpito dall’atrofia.

Quindi a seconda degli organi e dei sistemi funzionali colpiti dall’atrofia della pulsazione avremo:

  • ipertensione del sistema vascolare e cardiopatie, con accelerazione cronica del polso. È allora interessato il sistema cardiovascolare;
  • contrazione cronica del sangue si manifesta con l'atrofia dei globuli rossi e generazione di bacilli T con conseguente poliocitosi e anemia;
  • nella sfera emozionale, avremo blocchi e corazzamento caratteriale;
  • nell’intestino con costipazione spastica, potremo avere stipsi, diarree croniche e rallentamento della peristalsi;
  • nella pelle, avremo quasi sempre pallore;
  • Nella sfera sessuale, avremo impotenza orgastica, che è diversa dalla mancanza di erezione che invece si chiama impotenza coeundi.

La biopatia cancerosa è una conseguenza della lunga e cronica contrazione dell’apparato vitale autonomo. Il cancro appare alla fine del processo, quando l’organismo non è più in grado di ripristinare la più piccola pulsazione organismica.

Sia a livello psichico che a livello biologico si presenta una rassegnazione profonda e ineluttabile che distrugge qualsiasi tentativo e possibilità di ristrutturare la pulsazione dell’organismo.

Reich dice che in ogni situazione cancerosa è sono presenti:

  • una fortissima rassegnazione di fondo;
  • un’indescrivibile fame sessuale, intesa come desiderio di scarica naturale delle tensioni e appagamento per la vita;
  • un’accentuatissima paura di cadere derivante proprio dall'eccessivo e cronico raggrinzimento dell’organismo vivente.

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