La biopatia del cancro

Indice

Dopo gli esperimenti di cui abbiamo parlato in precedenza, Reich dovette trasferirsi in America, ove riprese il suo lavoro. Scoprì, poi, che le colture bioniche che aveva ottenuto, non erano uno sviluppo verso la vita, ma forme biologiche di decomposizione. Più precisamente egli scopre che i protozoi sono uno sviluppo verso la vita, mentre gli staffilococchi, streptococchi, bacilli T, batteri putrefattivi, sono disgregazioni della vita.

Reich, dopo queste scoperte, definì il bione come un’unità funzionale elementare di tutta la materia vivente. È un’unità energetica elementare composta da una membrana, da un contenuto liquido in cui è racchiuso un quanto orgonotico.

Reich suddivide ulteriormente i microorganismi in quattro forme elementari:

  • bioni azzurri (da lui scoperti);
  • stafilococchi e streptococchi;
  • bacilli;
  • bacilli T (da lui scoperti).

I bioni azzurri

Sia i bioni PA (detti anche bioni azzurri) che i bacilli T erano e sono tutt’ora sconosciuti alla scienza ufficiale. I bioni azzurri hanno la forma di vescichette pulsanti, luminescenti, di un forte colore scintillante azzurrino. Hanno chiarissimi movimenti d’espansione e contrazione. Hanno movimenti di spostamento e moti interni del contenuto vescicolare.

Al microscopio si notano differenze di dislocamento del colore azzurro, dell’intensità luminosa, della sinuosità e dei restringimenti. I bioni, quindi, pulsano a un ritmo regolare. Essi reagiscono alla colorazione azzurro - gram e quindi sono ricettivi alla colorazione biologica. Hanno, perciò, caratteristiche biologiche, al contrario degli elementi costitutivi da cui derivano, che non presentano la colorazione caratteristica gram.

Abbiamo già visto, poi, le critiche di Reich al discorso del moto browniano. Reich dimostra che i bioni si muovono molto diversamente e hanno ben quattro tipi di movimenti caratteristici diversi dal moto browniano. Tali movimenti sono:

  • lo stato di quiete (che non c’è nel moto browniano);
  • i movimenti locali;
  • i movimenti di spostamento spaziali;
  • i movimenti delle vescichette all’interno della membrana come l’ameba e il protozoo.

I bacilli T

I Bacilli T, lunghi circa 0,2-0,5 micron, sono il risultato dei processi degenerativi dei tessuti biologici. Bacilli T sta per bacilli todes, ossia della morte.

Reich dice che, se prendiamo due campioni di sangue umano e li distruggiamo sterilizzandoli a 120 gradi, poi alimentiamo i due campioni di sangue con del brodo, il primo campione apparterrà a un essere umano sano ed energetico, mentre il secondo a un canceroso terminale.

All’esame microscopico dei due campioni avremo due risultati fortemente diversi:

  • uno sarà composto quasi esclusivamente da bioni PA azzurri, scintillanti;
  • l’altro sarà composto quasi esclusivamente da bacilli T.

I cancerosi gravi presentano infatti la tipica reazione T del sangue. I bacilli T producono una reazione gram-rossa alla colorazione per preparati biologici. Reich verificò poi importanti reazioni fra bioni PA e bacilli T. Se si mettono vicini bioni PA e bacilli T, quest’ultimi sembrano diventare "inquieti", girano a vortice su sé stessi, poi restano fissi in loco con tremori, per poi immobilizzarsi.

Col tempo i bacilli T si accumulano sempre più intorno ai bioni PA, si agglutinano e muoiono. I bioni PA sono quindi in grado di uccidere e immobilizzare i bacilli T. Lo stesso accade con i bacilli subtili o protei che sono simili ai T, ma molto più lunghi.

Dopo tali scoperte Reich passò alla sperimentazione sui topi e vide che inoculando loro i bacilli T essi sviluppavano il cancro, mentre inoculando loro i bioni PA non si verificavano eventi cancerosi. Più si trattavano i topi con bacilli T e più le invasioni cancerose erano distruttive ed estese.

I bioni PA sono unità organiche completamente sviluppate a carica elevata. I bacilli T sono prodotti della degenerazione e compaiono quando tessuti, cellule o batteri cominciano a perdere la loro carica orgonica. I bacilli T contengono solo pochissima carica orgonica.

Poiché il sistema a carica forte attira quello a carica debole e lo priva della sua carica, si spiega il fenomeno di paralisi e morte dei bacilli T vicino ai bioni PA.

Alla luce di queste scoperte, Reich sviluppò il test del sangue T per la diagnosi del cancro. Il sangue del canceroso contiene numerosissimi bacilli T, quasi assenti invece nel sangue della persona sana. I globuli rossi del sangue sono minuscoli sistemi orgonotici che entro la membrana contengono un quantum d’energia orgonica. Sono i portatori dell’orgone atmosferico dai polmoni ai tessuti. Esiste, quindi, un rapporto fondamentale tra ossigeno e orgone mai studiato dalla scienza. La carica orgonica dei globuli rossi si manifesta anche nella forma e nella struttura.

A 4500 ingrandimenti i globuli rossi del sangue di un paziente sano presentano un bordo orgonotico ampio e di un azzurro intenso, i globuli rossi di un paziente canceroso hanno invece un bordo orgonotico stretto e di un azzurro sbiadito, e la membrana è spesso atrofica.

Sembra, dice Reich, che il sangue combatta una lunga battaglia con le oncocellule e contro i bacilli T tentando di distruggerli con un continuo apporto di bioni PA. È naturale che il sistema a bassa energia, che non si ricarichi più bene, alla fine soccomba.

Reich scoprì che i bioni PA hanno quattro particolari proprietà, cioè:

  • attrazione
  • penetrazione
  • irradiazione
  • pulsazione

L’attrazione è la proprietà di attirarsi tra loro, ed il sistema più forte sottrae orgone al più debole.

Per quanto riguarda la penetrazione, accostando diversi bioni di terra, di sangue, di ferro ecc., si può osservare che alcuni perdono una parte di radiazione, ma altri, invece, si fondono. La sessualità e la riproduzione dei sistemi superiori sono entrambe fusioni di due sistemi orgonotici. Nella sessualità c’è penetrazione con scambio energetico, mentre nella riproduzione c’è fusione materiale. La fusione è preceduta da una forte radiazione orgonotica. L’eccitazione sessuale è una forma di radiazione orgonotica dei sistemi superiori.

Per quanto riguarda l’irradiazione, i sistemi orgonotici, anche quelli piccolissimi, emettono radiazioni. Reich lo scoprì con i bioni SAPA attraverso le reazioni del suo organismo. Tra due sistemi vicini e in attrazione si costruisce un ponte di radiazioni. Questo ponte è luminosissimo e vibra energeticamente. Inoltre pulsa divenendo ora più stretto, ora più largo alternativamente. Infatti ogni sistema energetico, dal più piccolo al più grande, pulsa seguendo il suo ritmo vitale.


Torna su





Sigmund Freud

Wilhelm Reich

Osho Rajneesh

Antonio Mercurio

Louise Hay

Federico Navarro

Antonio Mazzetti

Laura Rita